La placca dentale o placca batterica, è una patina appiccicosa e trasparente che si deposita sulla superficie dentale ed è composta dai batteri che vivono nella bocca e da sostanze provenienti dal cibo come zuccheri, carboidrati e lipidi.
Gli zuccheri, infatti, danno la possibilità ai batteri di nutrirsi e quindi di moltiplicarsi.
È considerata il principale nemico dei denti, infatti si accumula:
- negli spazi dentali
- nelle superfici occlusali
- nelle irregolarità dello smalto
- in prossimità della gengiva e del dente
Come si forma la Placca?
La placca dentale si forma con un processo piuttosto complesso dove si trasforma cambiando la sua composizione.
Inizialmente si crea una pellicola asettica costituita da idrofibre macromolecole.
In questa fase, la pellicola non ha una vera e propria struttura ed é:
- acellulare
- organica
Inoltre, in questo primo stadio viene alterata la superficie del dente, favorendo l’adesione batterica.
Per tale motivo, viene rapidamente colonizzata da molti germi della flora batterica come i
streptococchi, actinobatteri e fusobatteri.
Alcuni di questi germi sono dotati di particolari strutture proteiche che favoriscono la reciproca aggregazione e l’azione adesiva alla superficie dentale.
La moltiplicazione dei batteri e quindi lo sviluppo di numerose colonie rendono la placca dentale più spessa.
La placca arricchendosi di sostanza salivari ed altre sostanze si trasforma in un complesso organismo.
Il moltiplicarsi delle specie da cui è composto l’organismo apportano notevoli benefici all’intera comunità microbica, che si arricchisce di specie anaerobiche.
Altri microrganismi si adattano all’assenza di ossigeno convertendo il proprio metabolismo verso l’anaerobiosi producendo così acidi organici.
Gli acidi irritano e corrodono lo smalto dentale, facendogli perdere compattezza, divenendo più friabile e hanno una minore efficace nel proteggere gli strati sottostanti del dente.
Uno smalto dentale rovinato può portare a condizioni gravi come la parodontite. Inoltre è bene ricordare che queste problematiche, spesso, sono anche causa di ipersensibilità dentale.
Tartaro
Se la placca batterica non viene del tutto rimossa dopo una corretta igiene orale, subisce altri processi di mineralizzazione che la trasformano in tartaro.
Il tartaro è la calcificazione delle proteine della saliva.
A differenza della placca è di colore giallognolo, ma in alcuni casi può diventare di colore grigio scuro.
Un’eccessiva presenza di tartaro sui denti può portare a condizioni anche gravi come la parodontite e gengivite. Queste patologie, come la gengivite che si manifesta nei bambini, non colpiscono solo gli adulti.
Ecco perché la prevenzione orale è importante fin da subito.
Rimuovere la placca
Per rimuovere la placca dentale da denti e gengive è necessario un corretto uso dello spazzolino da denti e usare il filo interdentale o lo scovolino.
L’uso dello spazzolino è particolarmente indicato dopo ogni pasto soprattutto dopo la cena.
Questo perché nelle ore notturne, mentre si riposa, i batteri della placca dentale sono facilitati nella loro azione nociva perché ci sono meno elementi che possono eliminarli.
Ad esempio, nelle ore notturne si beve meno acqua che ha la funzione di pulire la bocca e di rinforzare di rinforzare lo smalto dentale.
Tuttavia, anche la più minuziosa pulizia orale casalinga non esclude la formazione di placca sui denti. Per una corretta rimozione della placca sono necessarie sedute di igiene orale professionale presso un dentista.